Il pesce il blu del catino da cui ti fissa
immoto l’occhio della trota mentre
la stai sventrando, le dita spinte nelle
viscere nel sangue che ha memoria
del pescato. La ruga lunghissima
per lo zelo con cui predisponi il risciacquo.
Vedi, c’è sempre dell’acqua alla fine e all’inizio
la morte pulita ripete la quiete
della bocca prima che gratti sull’amo.
(28 Febbraio 2017)
Alice Serrao