Farid; Siria

FESTIVAL DEI MIGRANTI – RHO – H.15.00 – TESTO DI APERTURA

I migranti sono un tema di grande attualità e dunque la cronaca offre non pochi spunti alla letteratura. Ma per scrivere questa poesia, sono partita da due suggestioni di diverso tipo: la prima è una frase di Margaret Mazzantini tratta dal suo romanzo “Mare al mattino”, in cui lei scrive: “[Farid] guarda il mare come gli arabi, come si guarda una lama. Sanguinando già.” Da qui ho preso lo spunto del nome e della traversata del mare. La seconda suggestione viene invece dal mondo della scuola, che mi è familiare, e riguarda il valore dell’integrazione della diversità in un’età, quella dei 13 anni in cui ciascun preadolescente a suo modo si sente un’isola e non desidera altro che sentirsi accettato, integrato parte di qualcosa. La poesia che ora vi leggo non desidera altro che fare ciò che la letteratura dovrebbe: essere spunto di riflessione.

Farid; Siria

A un certo punto il mare schiocca
frusta e c’è un bianco di schiuma,
a questo punto lo scafo s’inclina
e alla bocca viene la crosta del sale
riarso dai raggi, viene un sapore
di ruggine e ferro, qualcuno rimette,
e c’è sgomento nel dire la sete, la voglia
di bere, se intorno non c’è altro che acqua.

A Farid vengono in mente le gazzelle,
quelle che bevono ai fiumi con fretta
e sospetto, a Farid viene in mente la casa
e i tappeti, e poi un sentore di polvere
e macerie di muri, gli spari
e qualcosa di non ben definito
che assomiglia a chi muore.

Suo padre è restato in Siria col fucile,
pancia bassa sui tetti dove riparava le antenne
prima che si cominciasse a sparare;
sua madre ha una geografia nuova
fatta di ossa, attraversa il mare
con lo sguardo che sanguina.

Adesso Farid, sta seduta in seconda fila
legge la consegna del tema dice:
racconta qualcosa della tua vita.
Non sa bene come riempire
tutte le righe che ha dentro. Cerca negli altri
un’assenza di muro, e si sente più umana,
più uguale ad accorgersi che intorno
ci sono altre vite che ancora non sanno
da che parte iniziare.

(17 Settembre 2017)

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FESTIVAL DELLA CULTURA MIGRANTE

SABATO 23 SETTEMBRE H.15.00 IN PIAZZA SAN VITTORE A RHO

SI TERRA’ LA 4^ EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA CULTURA MIGRANTE CON UN PROGRAMMA RICCO DI EVENTI. SIETE TUTTI INVITATI. IO APRIRO’ L’EVENTO CON UNA LETTURA POETICA ALLE H.15.00.

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La questione dei migranti è indubbiamente un tema di grande attualità, ma ad esso possiamo aggiungere una considerazione di carattere esistenziale. Ciascun uomo, al di là della propria ubicazione geografica, fa sempre e comunque l’esperienza dinamica del viaggio, soffre e sente intensamente mentre cerca nel mondo un luogo che gli corrisponda, un luogo felice in cui trovare la propria dimensione.

Nel mare della vita l’Uomo è mendicante di senso. Alla luce di questo, la condizione dell’essere migranti dovrebbe toccarci da vicino sia in qualità di uomini inseriti in un contesto storico, sia in qualità di uomini in quanto tali.