21 MARZO e la Poesia

Il 21 Marzo è la Giornata Mondiale della Poesia.

Questa giornata, negli anni, si è arricchita di eventi e di iniziative, varie per importanza, qualità e natura. Incontri con autore, presentazioni di libri, proposte tematiche, approfondimenti critici. Il web ha raggiunto una tale densità di dirette social, post, interventi, da rischiare la saturazione.

E come spesso accade in questi casi, il rischio è che l’eccessiva esposizione a un fenomeno produca l’effetto contrario: diventare ad esso insensibili.

Per tale ragione, non desidero dire nulla sulla poesia. Riporto solo le parole di un caro amico che sono state spesso, per me, la domanda orientativa, la cartina tornasole per misurare la temperatura letteraria di un testo: “Se non dà sofferenza, non è poesia”.

Al centro della Giornata della Poesia, non ci sono gli eventi, i reading, le performance, il diluvio mediatico di chi ricorda la poesia una volta all’anno; al centro c’è solo il testo, senza razos, il testo e basta, che è potente o non lo è, è poesia o non lo è.

Di se stessi, mi ha insegnato il mio amico, non si dice mai se è poesia, lo dicono gli altri. Agli altri la poesia dice “Guardami, sono nuda” con la voce di Antonia Pozzi.

Alice Serrao, Da PadreMadre (inedito - segnalata al Premio Gozzano 2020)


***
In principio fu un movimento siderale
del padre, il guizzo veloce della coda

che divarica, secondo l’istinto, s’invischia;
la madre è cielo ampio endometriale.


Ride dolce la madre 
-lui dice: grazie

Da ultimo viene il figlio, irrompe,

compie nella vita due che sono
uno in un altro; chiede

che siano all’altezza.

Chissà con quale faccia verrà nel mondo

questa eredità di carne e di stelle.

Alice Serrao

COVID-19 e POeSiA

21 Marzo 2020 – Giornata Mondiale della Poesia

Alle ore 21.00 di questa sera avrei dovuto leggere alla Filanda, a Cornaredo insieme ad alcuni amici poeti, invece questo primo giorno di primavera accade durante la quarantena. Pandemia hanno dichiarato. E ormai questa che si conclude è la quarta settimana di isolamento in casa. Allora, condivido con voi questa mia poesia che desidera raccontare la realtà che stiamo vivendo.

COVID-POeSiA

La primavera fa ironia sui gerani:
ape pelosa ronza il polline
a una città deserta. Mi commuovono
gli abiti invenduti sulle grucce: fanno
vetrina di una stagione persa e precedente,
senza scali agli aeroporti, terminali
sono soprattutto i vivi che portano
respiro accorciato nei passi virali
e alcol senza festa versato sulle superfici.

I ragazzi sono appesi alle conversazioni
digitali e non purpurei: è distante
la lingua trafugata ai corridoi
dopo le rime baci di italiano e gli abbracci
divieto come una poesia di Prevert.

Non sono certa dei decolli vacanze
cuore leggero
che ci sia qui abbastanza posto per tutti
i vivi. Nella pandemia aggettivo d’un dio
con lo zufolo canta azzurro
sui balconi: un’umanità istantanea.

Prof, perché qui nessuno si erige “io sono
Antigone” se non si possono seppellire i morti?

liberi tutti si perde per decreto
il diritto di stringersi. Anche Tisbe:
amava una voce al di là del muro

da cui cantano gli ubriachi del Naviglio;
e non possiamo fare il conto della sete, siamo
riarsi, siamo a un metro di distanza
dalla vita, in coda ai supermercati.

Prof, ma il trimetro giambico? Non ho capito.
-da Bergamo le bare illacrimate nei blindati-
questa classe, corpi invisibili, nei microfoni
chiede senso assoluto agli ablativi; e io devo
puntare la sveglia per rispondere.

(Rho,18.03.2020)
Alice Serrao

Reading di Poesie – Cornaredo

READING DI POESIAgiovedì 22 marzo 2018 alle ore 21.00 presso i locali della Biblioteca Comunale M.T. Bernasconi – Cornaredo (MI) Piazza Libertà – Palazzo Filanda.

In occasione della GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA, l’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Biblioteca di Cornaredo (MI) organizza e promuove una serata dedicata alla lettura di poesie.

A piene mani

Per l’occasione leggerò alcune poesie tratte dalla mia raccolta poetica “A piene mani”. Inoltre, saranno presenti con me tre miei alunni della Scuola Secondaria di Primo grado Paolo VI, i quali leggeranno le poesie che  hanno scritto durante il Laboratorio svolto insieme in classe.

Non è vero che la poesia è una cosa difficile. I ragazzi restano affascinati se leggiamo loro poesie a voce alta. Bisogna dare loro molte parole e un intero alfabeto emotivo perché abbiano strumenti per pensare. 

Occorre dare ai ragazzi l’occasione di essere profondi.

Alice Serrao