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Posami la vena azzurra sulla
diagonale del pube, direzione dischiusa
di tutte le bussole, l’ago rivolto
alle chimere dello sguardo, alle
scogliere tese, isole, queste
cosce d’Ercole, a cui puoi giungere
senza aspettarti più un pericolo.
Raccontano: l’amore quando retrocede
muove più mare, più chiglie,
e io che ti passo
la mappa delle stelle sopra ilio, ti passo
il nodo del salino, e sento
smuoversi nuove Sirene, un nuovo
canto.

(24 Aprile 2014)

Marina di Pietra Santa

Ma qui, sul pontile, si vedono
costellazioni inaudite. Quadrilateri
si congiungono dal cielo alle reti.
Questi pescatori, accanto ai ragazzi
che si baciano, riavvolgono
molinelli a forza di braccia; e cosce
tese, le mie, nel punto di buio
dove un cristo emerge sospeso
sul pilastro e si sente lo schiocco,
la risacca. E l’attesa del pesce
assomiglia al ritmo del cuore,
se ti sto pensando.

(30 Luglio 2014, Marina di Pietra Santa)