Posami la vena azzurra sulla
diagonale del pube, direzione dischiusa
di tutte le bussole, l’ago rivolto
alle chimere dello sguardo, alle
scogliere tese, isole, queste
cosce d’Ercole, a cui puoi giungere
senza aspettarti più un pericolo.
Raccontano: l’amore quando retrocede
muove più mare, più chiglie,
e io che ti passo
la mappa delle stelle sopra ilio, ti passo
il nodo del salino, e sento
smuoversi nuove Sirene, un nuovo
canto.
(24 Aprile 2014)