Racconti metropolitani – Il peso

Banchina della linea verde – Sant’Ambrogio

Si dondola davanti alla cartina suburbana delle linee metropolitane; mora, i capelli scarmigliati raccolti in una coda; scodinzola come il suo cane, di cui dice: “Pesa quattordici chili e mezzo – fa una pausa di intensa riflessione prima di condividere il suo calcolo con tutta la banchina in attesa della verde, a Sant’Ambrogio – allora io peso il doppio del mio cane!” Grida i suoi 26 chili nel disappunto della madre a cui non quadra il conto.

Mentre l’ascolto penso che imparerà col tempo a non dire più il suo peso, le insegneranno anche a barare sugli anni che ora rivendica nell’entusiasmo di poterli spiegare con due mani! O al più, se sarà obbligata a rispondere, saprà giocare meglio i suoi numeri, i chili conterà soltanto quelli persi, indicherà il suo peso sempre come la metà di qualcos’altro. Avrà, come sua madre, un trench adatto per la stagione e capelli fermati da un elastico discreto nel colore.

Eppure, stupendamente, la femminilità in questi piccoli anni è anche avere quella macchia di prato sulle collant, e non curarsene affatto.

(24 Aprile 2013)