Invito a pranzo

Mi sei mancata sul Treviglio delle tredici e un quarto;
e ho chiamato per dirti del pranzo,
va bene, a telefono
sono quasi qui a casa, butta la pasta
che arrivo
.
Ho fatto anche la scena di dire
disturbo?
Di fare che fossero i pollini
agli occhi, un dare prurito.
Ho perfino concluso col bacio
a schiocco irruento e atteggiato la voce
che cento volte hai sentito.

Tu lo sai che resta spento il fornello,
ma chi mi viaggia di fronte
s’inganna
a questo monologo con la tua segreteria.

(8 Maggio 2015)

Alice S.

12 pensieri su “Invito a pranzo

  1. non male le tue poesie. come posso contattarti? mi piacerebbe approfondire. grazie 🙂 Io dirigo una collana per un editore milanese per giovani esordienti (non chiediamo soldi, tranquilla) 🙂

    Magari se ti va di proporre qualcosa, mi fai sapere e ti dico dove scrivermi, ok? Grazie, e buon lavoro!

    Antonio Bux

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