#02 – Dante di Stelle

Oggi è il 25 marzo, DanteDì; il giorno in cui Dante ha intrapreso il suo viaggio umano e poetico nell’Aldilà. La ricorrenza è quest’anno ancora più sentita, dal momento che ricorre anche il settimo centenario della sua morte.

Per questo, ho scelto di dedicare il post di “Poesie Sottobanco” proprio a una terzina dell’Inferno. Ho scelto tre versi che, in questo tempo di pandemia, dovrebbero aiutarci a tenere lo sguardo rivolto in alto e ricordarci che riusciremo a riveder le stelle.

In occasione di questa ricorrenza dantesca, ho cercato di guardare in modo personale a una terzina e ho scritto qui il mio contributo. Vieni a leggerlo.

https://trotterinversi.wordpress.com

Alice Serrao

01#Il punto di vista della cassiera

Sul blog “Trotter in Versi”, Casa della Poesia del Trotter, è uscito a gennaio il primo articolo della mia rubrica “Poesie sottobanco”. Ogni mese scelgo una poesia da condividere con i lettori, come farebbe un ragazzino con il suo vicino di banco, e spiego il germoglio di bellezza che contiene ai miei occhi.

Questo mese ho scelto “Il punto di vista delle cassiera” di Luisa Pianzola.

Clicca qui per leggere l’articolo: “Il punto di vista della cassiera”

POESIE SOTTOBANCO

Da Gennaio, sul Blog “Trotter in Versi” della Casa della Poesia di Milano uscirà mensilmente la mia rubrica “Poesie Sottobanco”. Per scoprire di cosa si tratta segui il blog e leggi l’articolo pilota!!

Avatar di TROTTER IN VERSITrotter in Versi

📌 “Questa rubrica parte dall’immagine di due ragazzi che si passano una poesia scritta su un foglietto e la condividono, perché hanno visto proprio lì qualcosa di bello”.

di Alice Serrao

Questa rubrica prende avvio, come spesso succede anche con la poesia, da un’immagine.

Contrariamente a quanto si crede da adolescenti, l’ultima fila non è una zona franca: si è molto meno invisibili di quanto si pensa e l’occhio vigile della prof, da dietro la cattedra, scorge tutto.

Per questo, dalla mia posizione lo vedo benissimo il gesto, il movimento furtivo, la mano a pugno che passa a una mano semiserrata, di sottobanco, un foglietto appallottolato, stropicciato. Lo sguardo ammiccante, un cenno con le labbra appena dischiuse e il suono della carta che si distende sul banco dell’altro, che ha cercato di non farsi sorprendere nella distrazione, alternando lo sguardo fisso alla lavagna a quello furtivo al foglio.

Legge. L’occhio…

View original post 373 altre parole