Abbandono

Entra. Ha dimenticato qualcosa
di autentico, non dura, lo sa:
l’aula, adesso, è un sentimento.
Rovista il tempo, la grammatura
della carta, consulta mappe indigene,
si perde, con una viola secca tiene
il segno nel Risorgimento.
Toglimi
dal tuo sguardo ardente sul viso,
occhi spina. Chiodata come cosa
apparsa a tutto cielo stipite
nella lingua. Confessa: è lecito
scegliersi come andare in rovina.

Ti sogno spesso, mio abbandonato.

7/10/2021
Alice Serrao

#05.Anna Achmatova: prove d’abbandono

di Alice SERRAO

Questo mese ho riflettuto sul tema dell’abbandono attraverso le parole e i versi di Anna Achmatova, poetessa russa vissuta tra il 1889 e il 1966. La mia nota di lettura si sofferma sulla poesia “Strinsi le mani sotto il velo oscuro…” e ne racconta l’universo privato.

***

E le emorragie, i no, e gli abbandoni
sembrano meno reali, in piedi
sulla bici, veloce in questa via
soleggiata del mezzogiorno.

Persino tu smetti d’essere reale,
se è un altro a parlarmi
e diventa più facile assecondarlo,
quel canto di grilli ai lati dell’auto.

(13 Maggio 2013)