#011.Tiziana Cera Rosco – il Corpo e la forma del testo

Questo mese, per la rubrica “Poesie Sottobanco”, esce sul Blog del Trotter il mio articolo sulla poesia dell’artista Tiziana Cera Rosco. Una poesia che sento particolarmente vicina. Vi invito alla lettura del mio articolo e a quella della bella intervista uscita per la rivista “Il SegnoOnline”.

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di Alice SERRAO

In seguito ad un profondo sonno

In seguito ad un ribaltamento

Come al termine di un isolamento delle immunità

Chiedimi se durante l’ultima malattia

Avevo toccato una parete rovente

L’accesso ad una continua produzione di mondi

Non è come la luce nell’acqua l’infanzia

Un’elettricità risucchia velocemente il nettare dai fiori

E i giorni dei cedimenti reimpastano la loro avarìa

Tentano di riempire la frase che non si è più rivelata

Neanche la sera del nostro reale disinganno

Chiedimi se quella poesia a cui stavo accedendo

Si trova ora in lutto in tutto l’universo

E conduce la nostra decifrabilità attraverso un disordine mentale

Un’attività di trasmissione a diverse frequenze

Che distorce l’onda del chiedimi: “Tiziana dove oscilli?”

Quali parole userò più con i miei figli

Se il mio allontanamento devo lasciarlo andare

Nello strano sottilissimo di una conversazione apparente

Mentre pneumaticamente gli occhi vibrano un bianco folgorante

Un…

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#010.Claribel Alegrìa: l’incontro inatteso

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di Alice SERRAO

L’incontro con la poesia ha la dimensione del non atteso: è una sera di primo autunno, che manca poco a mezzanotte e tolgo dalla borsa 80 pagine di un libro piccolo che ho comprato poche sere prima. Il numero 43 sul dorso della copertina mi viene in mente nella penombra dell’abat-jour, forse dovrei giocarlo alla fortuna. Stempero con le mani la rigidità del libro nuovo: questa fame recente che mi spinge a piegarli e infrangerli, i libri, per sentire la fisicità dell’oggetto, per prendere confidenza con il volume.

Qualche poesia la conosco già: ho preso parte al reading in ricordo della poetessa, Claribel Alegrìa e ho letto io stessa due dei suoi testi nella traduzione italiana.

Tuttavia è più tardi, nell’intimità della stanza “tutta per me” che il dialogo con questo “Voci” (Samuele editore, 2015) rivela il suo tesoro, schiude alla lettura due versi di quelli che…

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#09.Montale. Quando l’idraulico è in vacanza

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di Alice Serrao

tratto da Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder (1955)

Il caldo sfiancante di questa estate ha richiamato tra i ricordi un fotogramma di “Baaria” di Tornatore: è la scena in cui Mannina s’affretta a chiudere le imposte e a spostare tutti i mobili del soggiorno verso le pareti, per fare spazio al centro della stanza. Sgombrato il soggiorno, si sdraia e fa sdraiare i figli, con la pancia e l’orecchio rivolti al pavimento: solo così possono trovare refrigerio dall’onda d’afa che investe le case e le vie di questa assolata Sicilia.

L’immobilità che si respira è la stessa che s’avverte davanti a “Il muro bianco” di Fattori: la canicola che non si cura dell’ombra stampata sullo “scalcinato muro” montaliano.

Nell’ora del meriggio anche i pensieri rallentano, si dilatano; è l’estate piena delle città d’asfalto, delle metropoli che non dormono o che a dormire ci…

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