#08.Merini: Montagne e Moscerini

Avatar di TROTTER IN VERSITrotter in Versi

di Alice Serrao

O poesia, non venirmi addosso,
sei come una montagna pesante,
mi schiacci come un moscerino;
poesia non schiacciarmi,
l’insetto è alacre e insonne,
scalpita dentro la rete,
poesia, ho tanta paura,
non saltarmi addosso, ti prego.

da Fiore di poesia, a cura di M. Corti

Questa rubrica, ho sempre ricordato, nasce dal desiderio semplice e onesto di condividere una poesia bella con qualcun altro, come accade a un ragazzo che tra le file dei banchi allunghi di nascosto un biglietto al vicino. Un gesto per dire: guarda! Una poesia da trascrivere sui diari che non si usano più, nemmeno tra le ragazze.

A volte, però, capita anche qualcosa che sorprende: la ragazza che passa di mano la poesia la consegna a me, ribalta i ruoli: i ruoli si ribaltano sempre. Sul foglietto che srotolo nel mese di maggio c’è Alda Merini: sono versi di una poesia…

View original post 341 altre parole

#07. Poesia Sottobanco – Esercizi di immortalità

di Alice Serrao

Questo è il mio nuovo articolo uscito per il blog del Trotter, nella rubrica “Poesie sottobanco”. La poesia di Orazio, tratta dalle Odi, diventa l’occasione per riflettere sui concetti di durata e di immortalità. Cosa lasciamo a chi viene dopo? E’ un testo che mi affascina fin da quando studiavo al liceo, perché mi riconosco nei versi metaletterari di Orazio, nella sua dichiarazione programmatica di poesia. La poesia è una scommessa sull’immortalità. Un tentativo, profondamente umano, per vincere la morte, che tanto naturalmente ci spaventa, ma che, allo stesso tempo, dà slancio al nostro desiderio, alla nostra fame di vivere, perché ci dice che quello che facciamo, lo facciamo per l’eternità.

🎵 📌Se vuoi, ASCOLTA QUI l’articolo! 📣

#06.Maria Luisa Spaziani: biglietto di Natale

Il mio nuovo articolo per il Blog del Trotter. Per il mese di dicembre ho scelto una poesia della Spaziani come augurio natalizio. Buona lettura!

Avatar di TROTTER IN VERSITrotter in Versi

di Alice SERRAO

#poesie sottobancoè una rubrica che parte da un’immagine: due compagni di banco che si passano di nascosto un foglietto su cui è scritta, folgorante come una rivelazione, una poesia; perché quando intravediamo la bellezza viene voglia di indicarla a qualcun altro, di condividerla.

 

Lettera 1951

Natale non è altro che questo immenso
silenzio che dilaga per le strade,
dove platani ciechi
ridono con la neve,

altro non è che fondere a distanza
le nostre solitudini,
sopra i molli sargassi
stendere nella notte un ponte d’oro.

Sono qui, col tuo dono che m’illumina
di dieci stelle-lune,
trasognata guidandomi per mano
dove vibra un riverbero
di fuochi e di lanterne (verde e viola),
di girandole e insegne di caffè.

Van Gogh, Parigi azzurra…
Un pino a destra
per appendervi quattro nostalgie
e la mia fede in te, bianca cometa
in cima.

(Maria Luisa Spaziani, Le acque del sabato…

View original post 383 altre parole